Lavorare come filmmaker o videomaker, come proporsi, dove e a chi. Il lavoro di un filmmaker o di un videomaker è pressoché uguale. Diciamo che un filmmaker tende di più a realizzare un progetto che si basa su una sceneggiatura mentre il videomaker opera in contesti che richiedono soprattutto capacità di improvvisazione, velocità creativa e di ripresa. Il filmmaker gira cortometraggi, documentari, filmati industriali, pubblicità. Il videomaker gira interviste, conferenze, cronaca, servizi, eventi o ricerca scoop giornalistici. Se sono affermati almeno a livello regionale ricevono proposte di lavoro abbastanza regolarmente. Chi riesce a lavorare come filmmaker può guadagnare discretamente e magari anche arricchire la propria attrezzatura. In genere il videomaker è più attrezzato del filmmaker perché deve svolgere lavori improvvisi di genere spesso molto diverso, nel modo più professionale ma anche più rapido possibile. Il filmmaker ha una buona camera con almeno un paio di ottiche, un buon cavalletto, un paio di microfoni. Quello che, da sceneggiatura, appunto, gli occorre in più lo noleggia secondo occasione. Entrambi hanno una partita IVA senza la quale non potrebbero lavorare come filmmaker o videomaker con nessuna azienda. Queste due figure professionali, che ho descritto evidentemente in modo del tutto sommario, sono quelle che sanno già come e dove proporsi. Ma ci sono anche altri filmmaker e videomaker, professionalmente preparati, che sono invece a spasso. Nessuno li chiama e il lavoro devono cercarselo. Vediamo come dovrebbero fare.
Le occasioni per lavorare come filmmaker
Chiediamoci se esistono e quali potrebbero essere le occasioni per lavorare come filmmaker o videomaker quando ci si inizia ad affacciare in questo mondo. Come ho detto più volte, inviare un curriculum a una casa di produzione o a una televisione non serve a niente. I curricula non li legge nessuno e, se non avete esperienze, nessuno è disposto a scommettere su di voi. Dovete farvi avanti con qualcosa che permetta a chi non vi conosce di farsi un’idea delle vostre capacità professionali. E non dovete proporre voi stessi. Questo è un punto molto importante. Non presentatevi da qualcuno dicendo che avete sempre “sognato” questo lavoro, che avete una grande “passione”, che siete “disposti a tutto” pur di fare parte di una produzione. A chi vi ascolta non frega niente dei vostri sogni e delle vostre aspirazioni. Tutti quelli che si fanno avanti per cercare di lavorare come filmmaker o videomaker dicono queste cose come se stessero parlando con una persona buona e generosa, impaziente di aiutare il prossimo. Chi avete di fronte è invece una persona stressata, presa da mille impegni, con i minuti contati, a cui anche la portinaia del suo palazzo ha proposto il nipote per un lavoro perché è “tanto un bravo ragazzo”. Insomma se chiedete a qualcuno di ricevervi perché “cercate lavoro” difficilmente sarete ricevuti, oppure lo sarete se quel qualcuno ha necessità e voi avete le qualifiche professionali di cui egli ha bisogno.
Dovete chiedere un appuntamento di lavoro dicendo che avete una proposta da fare, un video di pochi minuti che volete presentare di persona. E dovete insistere fino a quando vi ricevono. E se non vi danno un appuntamento vi presentate di persona con il vostro video dicendo che siete disposti ad aspettare anche tutto il giorno. E alla fine, credetemi, sarete ricevuti. Per curiosità, per stanchezza o per educazione qualcuno vi riceverà. Già ma che cosa deve esserci in quel video per conquistare l’attenzione del vostro interlocutore? Vediamo insieme.
Per lavorare come filmmaker occorrono idee
Il video che presentate deve contenere un’idea. O meglio: il trailer di un’idea. Se non ne avete è difficile che possiate fare questo lavoro. A proposito di idee e del modo corretto di svilupparle, andatevi a vedere il mio Corso on line di Sceneggiatura Come si scrive un film, le prime lezioni sono gratuite. Proponete un’idea magari non originale, presa come spunto da internet o da una televisione straniera. Ma dovete proporvi con qualcosa di non ancora visto. Per esempio, se sapete che quella produzione realizza un determinato programma, inventatevi un contenuto in più per quella trasmissione. Ma attenzione: voi non andate a proporre quell’idea perché volete realizzarla. Magari accadesse ma è veramente difficile che qualcuno resti affascinato da un’idea senza il supporto dei dati di una messa in onda della stessa. Oggi non esistono personaggi pronti a giocarsi il posto perché credono in un progetto. Voi mostrate quell’idea per mostrare nello stesso tempo la vostra capacità di fare una ripresa, di montare, in una parola per crearvi la vostra occasione di lavoro, per proporvi appunto come filmmaker o videomaker.
Questo deve essere il fine del vostro colloquio di lavoro. In quel video voi presentate voi stessi e le vostre capacità professionali. E’ quello il solo modo per cercare di lavorare come filmmaker o videomaker. E’ quello il vostro curriculum, è quel video che documenta la vostra passione. E quel video lo avete realizzato su misura per il vostro interlocutore. Studiate quest’ultimo con attenzione, guardate cosa produce, riflettete e poi realizzate il vostro video. Sarà la vostra occasione di lavoro. In questo modo sarete molto più avanti di quelli che continuano a inviare lunghissime e noiosissime lettere con il racconto delle proprie insignificanti esperienze e l’aspettativa di essere considerati perché tanto tanto innamorati di questo lavoro.
Alessandro Ippolito